REGIME
Day hospital o degenza
L’intervento di sostituzione delle protesi mammarie è adatto alle donne che hanno subito un intervento di mastoplastica additiva che vogliono rimuovere le vecchie protesi per sostituirle con protesi mammarie di nuova generazione.
L’intervento di cambio protesi consiste nel rimuovere le vecchie protesi e nel posizionarne di nuove in quelle pazienti che hanno subito un intervento di mastoplastica additiva.
L’obiettivo è quello di rimuovere le vecchie protesi per sostituirle con nuove protesi mammarie di ultima generazione.
Il cambio di protesi mammarie può essere necessario per diversi motivi, come ad esempio:
A seconda del motivo del cambiamento nella protesi, per questo intervento chirurgico è possibile utilizzare la stessa “tasca”: in questo caso, l’operazione è di breve durata. Non c’è quasi nessun dolore postoperatorio e il recupero è generalmente molto rapido.
Quando il cambio delle protesi mammarie ha l’obiettivo di modificare le dimensioni o la forma del seno, potrebbe essere necessario allargare o modificare la tasca. Per questo l’intervento potrebbe essere più lungo in termini di tempo, ma comunque con un decorso post-operatorio solitamente molto agevole.
In caso di contrattura capsulare, se la tasca era stata fatta davanti al muscolo, è necessario creare una nuova tasca dietro allo stesso per assicurare la minima probabilità di ripetere la contrattura capsulare. In questo caso, la rimozione della capsula per cambiare la protesi mammaria potrebbe richiedere un tempo chirurgico più lungo.
Nei Centri Diventa® sottoscriviamo con te un impegno con il quale ti garantiamo una serie di servizi inclusi nella Garanzia Diventa: così, nel caso in cui qualcosa dovesse andare storto, saremo in grado di risolverlo in modo rapido ed efficace.
Dato che adottiamo rigide misure e principi di sicurezza, raramente si verificano complicanze o effetti avversi dopo un cambio protesi al seno, ma la Garanzia Diventa si impegna a trovare una soluzione anche in questo caso.
Potrai fare tutte le domande sull’intervento al tuo chirurgo durante la consultazione ma per iniziare puoi osservare qui di seguito le domande più frequenti sulla sostituzione delle protesi per il seno.
QUANDO RIPRENDERE L’ATTIVITÀ FISICA DOPO L’INTERVENTO?
Nelle prime 4 settimane potrai fare piccole passeggiate, godendoti la calma ed il riposo. Ascoltando il tuo corpo, ti accorgerai che poco a poco sta riprendendo vigore e potrai gradualmente riprendere l’attività fisica. Se pratichi uno sport come il nuoto o lo yoga, potrai ricominciare dopo 3 o 4 settimane.
Se invece pratichi uno sport che potrebbe esporti a traumi, come lo sci, il tennis, il calcio, il sollevamento pesi, ecc. è preferibile che aspetti almeno 6 settimane.
Potrai guidare l’automobile dopo un paio di settimane, senza però fare lunghi viaggi e tornare al tuo lavoro, se non è un’attività che comporta fatica fisica. Diversamente, pianifica una settimana in più di riposo, che te lo sei meritato!
Potrai fare l’amore dopo una quindicina di giorni, con delicatezza e avendo cura di non comprimere il seno. Sappiamo che non vedrai l’ora di mostrare al tuo partner il tuo splendido seno, ma devi avere pazienza. Se riesci, continua ad indossare l’indumento compressivo anche durante l’attività sessuale.
QUALI SONO I RISCHI DELLA SOSTITUZIONE DELLE PROTESI?
L’aumento del seno è un intervento chirurgico che richiede preparazione ed esperienza, pertanto deve essere eseguito da uno specialista in chirurgia plastica esclusivamente in strutture sanitarie autorizzate, affinché le rare reazioni avverse, che tuttavia possono accadere, siano gestite tempestivamente e agevolmente risolte.
Devi quindi rispettare scrupolosamente le indicazioni che il chirurgo ti darà per prepararti all’intervento e per il periodo post operatorio, anche quelle che ti potrebbero piacere di meno, come, ad esempio, diminuire le sigarette sia prima che dopo.
Il fumo, infatti, è un fattore altamente pericoloso quando si tratta della salute e può compromettere in maniera anche grave l’esito di un intervento chirurgico. Scegli quindi di affidarti soltanto a professionisti e strutture di alta qualità, non risparmiare quando si tratta di te. Ricorda che il tuo obiettivo è risolvere un problema, non procurartene degli altri.
QUALI SONO LE MIGLIORI PROTESI PER IL SENO?
La scelta delle protesi è una fase molto delicata ed importante: dovrai scegliere, con l’aiuto del chirurgo plastico, un tipo di protesi che sia adatto alla tua conformazione fisica ed alle caratteristiche dei tuoi tessuti, se vuoi ottenere un seno naturale e armonioso.
Attualmente esistono in commercio diverse tipologie di protesi che si differenziano per forma, superficie e contenuto.
Le protesi possono avere forma rotonda o con profilo anatomico (a goccia). Le prime sono più indicate se il tuo seno ha già una forma armonica e desideri un aumento di volume proporzionato o se la gravidanza ti ha lasciato il seno svuotato e cadente, mentre le protesi con profilo anatomico sono indicate se hai pochissimo seno e che desideri ottenere un effetto molto naturale.
Le protesi hanno anche diversi gradi di proiezione (basso, medio e alto), per un seno più o meno esplosivo. Una protesi molto proiettata ti regalerà un seno sfacciato, mentre una protesi di basso profilo riempirà le tue forme in modo molto più discreto.
Esternamente, le protesi mammarie possono avere una superficie liscia o rugosa (protesi lisce o testurizzate). Le protesi a superficie liscia hanno un involucro leggermente più morbido e poco percepibile al tatto anche quando vengono posizionate sotto la ghiandola mammaria. Le protesi testurizzate sono invece un po’ più rigide al tatto, ma vengono usate in quanto vanno incontro a minore contrattura capsulare. Di recente, c’è stato un gran parlare delle protesi testurizzate: per sentirti più tranquilla e sicura leggi il comunicato del Ministero della Salute.
Le protesi utilizzate nella mastoplastica additiva sono costituite da un involucro esterno di silicone e da un contenuto interno che può essere di gel di silicone o di soluzione fisiologica. Il gel di silicone è un materiale altamente coesivo e uniforme che pur avendo la morbidezza e la consistenza propria del tessuto mammario, agisce come una sostanza solida: in questo modo, in caso di rottura accidentale della protesi, il suo contenuto non si disperde nel seno.
Le protesi con gel di silicone sono disponibili in tre diversi gradi di coesività (morbido, leggermente denso e molto denso) al fine di garantire il massimo livello di resistenza, sicurezza e comfort. Vi sono poi anche protesi in poliuretano, generalmente utilizzate per mastoplastiche secondarie dopo una contrattura capsulare.
Tutte le protesi di ultima generazione garantiscono il massimo grado di sicurezza, resistenza e confort e sono garantite a vita. Studi scientifici hanno inoltre dimostrato che non esiste alcuna correlazione tra l’uso di protesi mammarie e l’insorgenza di tumori al seno, malattie autoimmuni o del tessuto connettivo. Recentemente alcuni studi hanno addirittura dimostrato una minore incidenza di tumore mammario in donne portatrici di protesi mammarie.
Nel corso del tempo potresti decidere di sostituire le protesi più per scelta personale che a causa di razioni avverse o rotture, come invece accadeva un tempo.
SE MI OPERO AL SENO, CORRO IL RISCHIO DI CONTRATTURA CAPSULARE?
La contrattura capsulare, spesso erroneamente definita “rigetto”, non è altro che l’eccessiva contrazione della membrana biologica che il nostro corpo crea naturalmente per isolare le protesi dal resto dell’organismo, stabilizzandole nella posizione corretta. Con questa “pellicola biologica”, inoltre, il corpo crea una barriera che impedisce la dispersione del contenuto della protesi nei tessuti limitrofi in caso di rottura.
A volte però, questo guscio naturale o “capsula” diventa spesso e rigido, stringendo la protesi fino a farla diventare dura e deforme. Questo fenomeno viene definito “contrattura della capsula periprotesica“.
Per definire la durezza della mammella e l’intensità della contrattura si utilizza la scala di Baker che opera una classificazione in base a quattro diversi gradi:
La contrattura capsulare si verifica con una percentuale molto bassa e si è mediamente assestata intorno al 1-2% dei casi. Si tratta di un evento avverso non prevedibile, che si può risolvere, nei casi più gravi, con una sostituzione delle protesi.
Come facciamo a sapere se il prezzo fornito da una clinica è adeguato?
La prima cosa è essere sicuri che il budget di cui disponi sia sufficiente per coprire tutte le spese mediche necessarie durante una procedura di sostituzione protesi al seno, cioè gli onorari dei professionisti e i materiali (sala operatoria, onorario anestesista, onorario chirurgo, compensi staff medico e paramedico, presidi medici, materiali, ecc.), i dispositivi medici postoperatori, il ricovero in regime di day hospital o l’ospitalità notturna, la visita preoperatoria con l’anestesista, la presenza costante e contemporanea di anestesista (dotato di tutti i più moderni strumenti di monitoraggio ed intervento), dell’aiuto chirurgo e del chirurgo plastico in sala operatoria durante l’intervento, la reperibilità dell’équipe per le prime 24 ore, le visite di medicazione e di controllo post intervento.
Nei Centri Diventa® ti offriamo un prezzo onnicomprensivo, in modo che non ci siano sorprese.
Nei Centri Diventa® lavoriamo ogni giorno per raggiungere la massima soddisfazione dei nostri pazienti e comprendiamo che il prezzo influenza notevolmente anche la soddisfazione. I pazienti sono contenti dei risultati, ma anche del prezzo che hanno pagato. Per questo motivo, nei Centri Diventa® facciamo del nostro meglio per offrirti i migliori prezzi per un cambio protesi al seno.
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